LA TERRA DEI CAVALLI

L’azienda agricola Cascina Donda nasce dall’incontro nel 1999 della famiglia Remus con un piccolo angolo di prato e bosco a pochi chilometri da Biella, durante la ricerca di un posto in cui spostare e incrementare una nascente attività di pensionamento, addestramento e recupero di cavalli problematici. Immediatamente la collina che domina due appezzamenti di pascolo tagliati a metà e circondati da boschi di acacie e roveri pluridecennali è sembrata il luogo ideale per realizzare un piccolo sogno: avere e offrire la possibilità di allevare e ospitare cavalli secondo una filosofia di pensiero tanto vecchia quanto innovativa e alternativa per il nostro tempo e le nostre abitudini.

LA TERRA DEI CAVALLI

L’azienda agricola Cascina Donda nasce dall’incontro nel 1999 della famiglia Remus con un piccolo angolo di prato e bosco a pochi chilometri da Biella, durante la ricerca di un posto in cui spostare e incrementare una nascente attività di pensionamento, addestramento e recupero di cavalli problematici. Immediatamente la collina che domina due appezzamenti di pascolo tagliati a metà e circondati da boschi di acacie e roveri pluridecennali è sembrata il luogo ideale per realizzare un piccolo sogno: avere e offrire la possibilità di allevare e ospitare cavalli secondo una filosofia di pensiero tanto vecchia quanto innovativa e alternativa per il nostro tempo e le nostre abitudini.

PENSIONE CAVALLI

Oltre cinque ettari di terreno in cui far vivere i propri cavalli in totale libertà, libertà di movimento, libertà di alimentazione, libertà di socializzazione. Tre elementi di cui un cavallo non può, non deve fare a meno. Oggi, a distanza di vent’anni, il sogno continua a vivere, con piccoli ma continui cambiamenti. A tutto ciò, si affianca la possibilità di vivere l’avvicinamento con una o più esperienze di conoscenza e contatto ravvicinato con l’animale, a cui può seguire o meno un vero e proprio cammino sportivo, nel senso che la successiva pratica dell’equitazione è eventuale, ma non necessaria. Non conoscendo forzature di ritmo, può sfociare in ultima analisi nella possibilità di instaurare con un animale (anche se non di proprietà) un rapporto sereno e potenzialmente duraturo, con una complicità che insegue come obiettivo finale quello di trascorrere insieme del tempo attraversando anzitutto la natura baraggiva che circonda l’Agriturismo, da soli o in compagnia di altri cavalieri.

DOMA ED ADDESTRAMENTO

Si parte iniziando a trovare e scoprire il cavallo in un ambiente che oltre – ad essere il suo – è molto vicino a quello totalmente naturale e brado; lo si osserva, lo si spiega, lo si commenta, lo si capisce. Lo si visita nella vita quotidiana che conduce in branco, e lo si fa durante un lasso di tempo obbligatoriamente significativo: le unità didattiche, dalla prima volta ad ogni eventuale successiva, durano mediamente quattro ore, da collocare in una mezza giornata mattutina o pomeridiana, e possono essere vissute da soli o in microgruppi omogenei.

I contenuti della discussione e dell’attività, fra teoria e pratica, possono mutare in tempo reale in funzione del comportamento dell’animale, e le attività rispettano i ritmi della vita equina.

DOMA ED ADDESTRAMENTO

Si parte iniziando a trovare e scoprire il cavallo in un ambiente che oltre – ad essere il suo – è molto vicino a quello totalmente naturale e brado; lo si osserva, lo si spiega, lo si commenta, lo si capisce. Lo si visita nella vita quotidiana che conduce in branco, e lo si fa durante un lasso di tempo obbligatoriamente significativo: le unità didattiche, dalla prima volta ad ogni eventuale successiva, durano mediamente quattro ore, da collocare in una mezza giornata mattutina o pomeridiana, e possono essere vissute da soli o in microgruppi omogenei.

I contenuti della discussione e dell’attività, fra teoria e pratica, possono mutare in tempo reale in funzione del comportamento dell’animale, e le attività rispettano i ritmi della vita equina.

PASSEGGIATE E LEZIONI

Nel momento in cui sorgono un desiderio e un interesse chiari e sufficientemente intensi, si impara ad approcciare l’animale in modo anche personale, facendosi conoscere per ciò che si è, dopo aver scoperto le forme più adatte di comunicazione, prima da terra e quindi in sella; prima in maneggio e quindi nei dintorni e poi in aperta campagna. Il (per)corso vero e proprio ha un inizio, a cui seguono tappe identificabili, ma – essendo funzionale non tanto all’acquisizione di nozioni, quanto alla genesi di un rapporto con l’animale (sconosciuto agli altri sport) – non ha di per sé una fine che non sia quella del rapporto.